È un vero e proprio festival della moda, ma anche di altri mestieri artistici come la danza, la letteratura e il cinema, che il brand Chanel sta organizzando a Dakar, capitale del Senegal, da martedì. In quello che il suo primo approdo in Africa sub-sahariana con un evento del genere, la casa di moda Chanel presenta la sua ultima collezione, battezzata “Métiers d’art” (mestieri dell’arte, appunto).
Chanel è il primo marchio di lusso con base in Europa e negli Stati Uniti a presentare uno spettacolo nell’Africa sub-sahariana, rendendolo il primo del suo genere. Al centro della scena martedì sera, (la collezione Métiers d’art 2023 ha raccontato la storia delle interazioni artistiche durante i tre anni precedenti ed è stata influenzata dallo spirito degli anni ’70. La collezione si presenta in una tavolozza di colori caldi e una lavorazione precisa che combina disegni floreali, tweed multicolori, forme geometriche, paillettes e pendenti scintillanti.
Lo spettacolo ha visto esibirsi l’artista senegalese Obree Daman, la cantante nigeriana CKay e modelle tra cui Anok Yai e Jill Kortleve. La modella britannica Naomi Campbell è stata ricevuta dal presidente Macky Sall, con il quale ha condiviso il suo impegno per il riciclaggio e la moda, un progetto destinato a favorire l’emergere di giovani talenti e creatività in Africa. Le attività si svolgono presso l’ez palazzo di giustizia della capitale senegalese.
“Scegliendo Dakar, la Maison Chanel desidera far risuonare il savoir-faire dei suoi Métiers d’Art con l’energia artistica e culturale della città”, ha precisato l’azienda in un comunicato. Dakar è una città vibrante e cosmopolita con una ricca storia e cultura. La città ha una lunga tradizione di arte e musica ed è sede di numerosi musei e gallerie.
La collezione, così come le collaborazioni di accompagnamento con artigiani, musicisti, scrittori, ballerini, modelle e altri senegalesi, hanno impiegato tre anni per svilupparsi, secondo la direttrice creativa di Chanel, Virginie Viard. Attraverso il suo quartier generale 19M a Parigi, molte di queste collaborazioni vedranno il continuo sviluppo e la coltivazione di legami artigianali tra Parigi e Dakar.
Il regista Ladj Ly (Les Misérables, 2019) è stato incaricato di produrre un documentario sul backstage dell’evento.
(Foto di repertorio)