In Africa aumentano le future madri in stato di malnutrizione

di claudia
madri, donne incinta

Secondo un rapporto pubblicato ieri dalle Nazioni unite è in “drastico aumento” il numero delle donne incinte, in particolare in Africa, colpite dalla malnutrizione: il rapporto rileva un aumento del 25% della malnutrizione acuta in 12 Paesi poveri colpiti dall’aumento dei costi alimentari, un fenomeno causato dai conflitti in corso negli ultimi due anni.

Il rapporto indica che il numero di ragazze e donne adolescenti incinte che allattano e che soffrono di malnutrizione acuta è aumentato da 5,5 milioni a 6,9 milioni, un aumento del 25% dal 2020. Il direttore esecutivo dell’Unicef Catherine Russell ha dichiarato che “la crisi della fame sta spingendo milioni di madri e i loro bambini nella fame e nella grave malnutrizione”, un fenomeno per cui “senza un’azione urgente da parte della comunità internazionale, le conseguenze potrebbero durare per le generazioni a venire”.

L’aumento è attribuito alla crisi alimentare e nutrizionale globale che ha colpito più duramente 12 Paesi. Dieci di questi sono in Africa mentre due sono in Asia: Afghanistan, Burkina Faso, Ciad, Etiopia, Kenya, Mali, Niger, Nigeria, Somalia, Sud Sudan, Sudan e Yemen.

Questi Paesi stanno affrontando molteplici crisi, tra cui conflitti, sfollamenti e devastanti effetti del cambiamento climatico, crisi che hanno interrotto i mezzi di sussistenza e l’accesso ai servizi essenziali, aggravando ulteriormente la malnutrizione tra le popolazioni vulnerabili. Una cattiva alimentazione nelle donne in gravidanza e in allattamento può portare a diversi problemi di salute, tra cui parti prematuri, basso peso alla nascita, arresto della crescita e deperimento nei neonati. I bambini nati da madri malnutrite hanno anche maggiori probabilità di sviluppare problemi di salute cronici e hanno un rischio maggiore di mortalità. 

Foto di William Haun, Licenza Creative Commons

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