Una persona è morta ieri, colpita da un proiettile, durante le proteste antigovernative a Migori, nel Kenya occidentale, dove le manifestazioni contro l’alto costo della vita in Kenya sono entrate nella seconda settimana.
George Rae, responsabile dell’ospedale Jaramogi Oginga Odinga, ha confermato il decesso ai giornalisti, affermando che il ferito è stato colpito due volte, alla gamba e al petto. “È stato portato in ospedale dalla polizia e poi dichiarato morto”, ha detto, aggiungendo che la persona non è ancora stata identificata.
Nel frattempo, centinaia di persone hanno assaltato e saccheggiato la fattoria dell’ex presidente Uhuru Kenyatta durante le proteste. Il leader dell’opposizione Raila Odinga ha condannato l’attacco alla fattoria Northlands della famiglia Kenyatta e il saccheggio del suo impianto di gas, la East African Spectre Limited, entrambi compiuti ieri da ignoti.
L’Unione Africana ha lanciato un appello “alla calma e al dialogo”. In una dichiarazione, il presidente dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat, ha esortato “le parti interessate a mantenere la calma e ad impegnarsi nel dialogo per affrontare qualsiasi divergenza”.
Ha affermato che lo svolgimento delle elezioni dello scorso anno è stato “un successo” e il risultato è stato confermato dalla Corte Suprema. “Il presidente ribadisce la totale solidarietà e il sostegno al governo e al popolo del Kenya per gli sforzi compiuti a favore dell’unità nazionale, della pace e della stabilità nel Paese”, si legge nella dichiarazione.
Anche i leader religiosi keniani hanno chiesto colloqui incondizionati tra il presidente William Ruto e Odinga. Il leader dell’opposizione Raila Odinga ha indetto manifestazioni per protestare contro l’alto costo della vita e contro quella che definisce giustizia elettorale dopo le elezioni dello scorso anno.