Etiopia: Ola accusa il premier Abiy, “sulla pace non è sincero”

di claudia

L’Esercito di liberazione dell’Oromia (Ola), un gruppo che sta combattendo contro le forze armate etiopi, ha affermato che le osservazioni fatte dal primo ministro etiope Abiy Ahmed, riguardo ai colloqui di pace, “non sono sincere”. Ieri, durante una sessione parlamentare, il primo ministro Abiy Ahmed ha dichiarato che “il governo è molto interessato a risolvere pacificamente il conflitto in Oromia ed è stato istituito un comitato incaricato di guidare il processo di pace”. E ha poi aggiunto: “Abbiamo fatto più di dieci tentativi di contattare l’Ola negli ultimi due mesi”.

L’Ola accusa il primo ministro di “aver travisato la realtà dei colloqui di pace” e ha affermato che i tentativi fatti finora “non sono sinceri”. Il comunicato stampa dell’Ola pubblicato sul suo sito web ufficiale aggiunge che “il regime ha dispiegato diversi comitati di mediazione locali per convincere i singoli ufficiali dell’Ola ad arrendersi, cosa che alla fine si è conclusa con un fallimento. Questo approccio è simile al fallito tentativo del regime del 2019 di smantellare l’Ola utilizzando figure locali di spicco”.

Per il primo ministro Abiy, i negoziati con l’Ola sono naufragati a causa della “mancanza di leadership centralizzata, nonché punti di vista e principi divergenti” da parte del gruppo, un’affermazione che l’Ola respinge. “Il regime non dovrebbe tentare di sviluppare una nuova narrativa propagandistica che suggerisca che l’Ola è troppo decentralizzata per negoziare. La leadership dell’Ola è l’Alto Comando”, di ciò, secondo  il regime è ben consapevole”, ha affermato l’Ola.

Indipendentemente da ciò, l’OLA è cautamente ottimista su un accordo di pace con il governo federale che potrà essere raggiunto nel prossimo futuro con l’assistenza di partner internazionali. “Mettendo da parte le affermazioni inopportune e fuorvianti di Abiy Ahmed, ci sono segnali positivi che i colloqui di pace, con un’appropriata e neutrale mediazione internazionale di terze parti, avranno luogo. Rimaniamo impegnati a trovare una soluzione pacifica al conflitto e chiediamo al regime di evitare di mettere a repentaglio il cammino verso la pace”, ha dichiarato l’Ola.

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