C’è qualcosa che accomuna la retata che, il 16 luglio del 1942, portò allo “stoccaggio” di 13mila ebrei nel Velodromo di Parigi e i morti ignorati e tollerati del Mediterraneo. Si tratta del “disinteresse generale del resto della popolazione”, l’abitudine all’orrore. Il pamphlet di Alexis Nuselovici, scritto prima del Covid ma pubblicato in italiano solo l’anno scorso, comincia con questo parallelo. E prosegue interrogandosi su come sia possibile che, pur essendo perfettamente informata, l’opinione pubblica, in certi casi, in questi casi, scelga di non indignarsi. La domanda non è retorica ma filosofica e politica. E sfocia nella necessità contemporanea di riformulare il diritto d’asilo, trasformandolo in diritto di esilio.
Diritto d’esilio. Per una politicizzazione della questione migratoria di Alexis Nuselovici (Nouss) Astarte, 2022, pp. 160, €15