I donatori internazionali hanno promesso quasi 1,5 miliardi di dollari in aiuti per la risposta umanitaria in Sudan e nelle nazioni vicine che ospitano i rifugiati in fuga dal conflitto nel Paese. Lo ha dichiarato il capo dei soccorsi delle Nazioni Unite o Martin Griffiths a conclusione della conferenza ospitata ieri da Egitto, Germania, Qatar, Arabia Saudita e Unione Europea a Ginevra, in Svizzera.
“Questa crisi richiederà un sostegno finanziario costante e spero che tutti noi possiamo mantenere il Sudan in cima alle nostre priorità”, ha detto Griffiths, accogliendo con favore l’impegno espresso dagli Stati membri e dai partner durante la conferenza.
Elogiando l’importo totale dell’impegno, Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha dichiarato: “Ora i fondi devono essere stanziati ed erogati con estrema urgenza, in modo che un maggior numero di aiuti possa raggiungere coloro che ne hanno estremo bisogno in Sudan e nei Paesi limitrofi”.
Prima della conferenza l’Oni aveva affermato di aver ricevuto meno del 16% dei 2,57 miliardi di dollari necessari per aiutare i sudanesi quest’anno. Altri 470 milioni di dollari sono necessari per sostenere i rifugiati nella regione del Corno d’Africa, ha fatto sapere.
Dall’inizio del conflitto tra esercito e paramilitari, a metà aprile, circa 2.000 persone sono morte, mentre 2,2 milioni sono state costrette a lasciare le proprie case, di cui più di mezz milione ha cercato rifugio nei Paesi confinanti con il Sudan.