Nigeria, dopo le elezioni il Paese rimane un gigante fragile secondo l’Ue

di claudia

di Valentina Milani

“Sebbene le ultime elezioni abbiano dimostrato l’impegno dei nigeriani nei confronti della democrazia, hanno anche messo in luce le perduranti debolezze del sistema, segnalando quindi la necessità di ulteriori riforme legali e operative per migliorare la trasparenza, l’inclusione e la responsabilità”. Queste le conclusioni a cui è giunta la Missione di osservazione elettorale dell’Unione Europea (Eueom) nel suo rapporto finale sulle elezioni generali svoltesi il 25 febbraio in Nigeria.

Il capo osservatore della missione, Barry Andrews, ha presentato il rapporto in una conferenza stampa ad Abuja. Il documento contiene 25 raccomandazioni e sei aree di intervento prioritarie.

L’organo elettorale nigeriano, la Commissione elettorale nazionale indipendente (Inec), ha condotto le elezioni presidenziali e dell’Assemblea nazionale il 25 febbraio, mentre le elezioni per il governatorato e le assemblee statali si sono tenute il 18 marzo. Il 15 aprile si sono svolte elezioni suppletive in alcuni collegi elettorali del Paese.

L’Eueom ha svolto il suo lavoro tra l’11 gennaio e l’11 aprile su invito dell’Inec. La missione ha accreditato un totale di 110 osservatori provenienti da 25 Stati membri dell’Ue, oltre che da Norvegia, Svizzera e Canada.

Presentando il rapporto, Andrews ha affermato che: “siamo particolarmente preoccupati per la necessità di riforme in sei aree che abbiamo identificato come raccomandazioni prioritarie e riteniamo che, se attuate, potrebbero contribuire a migliorare lo svolgimento delle elezioni”.

Le aree prioritarie – ha detto – includono l’eliminazione delle ambiguità nella legge, l’istituzione di un processo di selezione dei membri dell’Inec che sia pubblicamente responsabile e la garanzia di pubblicazione e accesso in tempo reale ai risultati elettorali.

Altri settori prioritari sono la maggiore protezione degli operatori dei media, la lotta alla discriminazione delle donne nella vita politica e la lotta all’impunità per i reati elettorali.

Il capo osservatore ha aggiunto che le carenze nella legge e nell’amministrazione elettorale hanno ostacolato lo svolgimento di elezioni ben gestite e inclusive e hanno danneggiato la fiducia nell’Inec.

Secondo Andrews la volontà politica è fondamentale per migliorare le pratiche democratiche in Nigeria e l’Ue è pronta a sostenere la Nigeria nell’attuazione delle sue raccomandazioni.

Le elezioni presidenziali, forse le più competitive della storia recente nigeriana, hanno visto emergere come vincitore Bola Tinubu dell’All Progressives Congress (Apc) che ha prestato giuramento come presidente il 29 maggio. 

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