Vivere e lavorare come nomadi digitali in Africa, un sogno o una realtà?

di claudia

Vivere e lavorare nei Paesi africani, con il solo ausilio di un computer e una connessione internet. Sembra un sogno, ma è possibile. Sono sempre di più le persone che decidono di fare questa scelta, complici anche alcune semplificazioni sui visti per i nomadi digitali. Secondo diversi siti di turismo, in cima alla lista delle città ci sarebbe Capetown, Sudafrica. Ecco le migliori destinazioni africane dove praticare questo stile di vita è consigliato e più auspicabile.

Secondo un recente studio condotto da Resume.io, tra le destinazioni di lavoro a distanza più popolari in Africa, Al primo posto c’è Capetown. Città sudafricana già apprezzata dai turisti per le sue spiagge e le sue bellezze naturali, è un punto di riferimento per chi sceglie di diventare nomade digitale per l’infinita offerta di spazi di coworking, connessione internet diffusa e internet café. Oltre alle agevolazioni per lavorare da remoto, il suo successo come luogo dove vivere e lavorare da nomade digitale è dovuto alla qualità della vita in questa città che tanto offre da un punto di vista culturale e naturalistico. C’è anche una comunità di espatriati, che rende facile incontrare altri nomadi digitali e scambiare suggerimenti e consigli.

Altra città da prendere in considerazione e che ha già un discreto successo tra i nomadi digitali è Marrakech. La città offre incantevoli luoghi culturali, vie, mercati dove perdersi. Il lavoro è reso agile dal facile accesso a spazi di coworking dove poter liberare le proprie capacità creative, ispirati dalla bellezza e dell’energia della città.

Tra le mete meno conosciute rispetto alle due precedenti spicca una cittadina sul Mar Rosso: Hurghada, in Egitto. Si tratta della scelta giusta se si vuole unire lavoro e relax, allontanandosi dalla frenesia della vita delle metropoli. Finito il lavoro ci si può rilassare in una delle bellissime spiagge che caratterizzano la zona, ottima attrazione per chi ama le immersioni.

Sulla stessa onda, ma più turistica consigliata da nomadentrepreneur.io c’è la bellissima Zanzibar, Tanzania. Vivere e lavorare qui assomiglia molto a un sogno, ma in tanti ci sono riusciti proprio grazie alle tecnologie. Buona la connessione a internet, costo della vita non troppo alto e spazi di coworking dove lavorare, “pregustando” un tuffo in pausa o a fine giornata.

Se i lati positivi sono abbastanza evidenti, ci sono anche le questioni burocratiche che purtroppo le volte ostacolano il passaggio a una vita da nomade digitale. Alcuni Paesi africani stanno mettendo in atto negli ultimi anni delle politiche di semplificazione dei visti per chi volesse scegliere questo tipo di vita. Molti siti offrono consigli e un supporto utili per fare questo passo. Uno di questi è DigitalnomadinAfrica.com, composto da una community di più di duemila persone con cui confrontarsi e scambiarsi consigli.

La possibilità di ottenere la Digital Nomad Visa è una delle agevolazioni introdotte di recente in alcuni Paesi e che altr stanno per adottare. Come spiega nomadsembassy.com, si tratta di un visto per nomadi digitali che consente ai lavoratori remoti di vivere in un paese straniero per un periodo di tempo prolungato. Sono permessi di soggiorno temporanei che durano più a lungo di un normale visto turistico. In Africa è già stato adottato da Capo Verde, Mauritius e Namibia, che solo per questo entrano di diritto tra le mete consigliate per vivere e lavorare come nomade digitale. Il prossimo dovrebbe essere il Sudafrica, in cima tra i più richiesti.

Immagine di wayhomestudio su Freepik

Condividi

Altre letture correlate: