Stop all’accordo sul Mar Nero, il continente ha paura

di claudia
insicurezza alimentare

La Russia non vede “alcun motivo valido” per estendere l’accordo sul grano del Mar Nero dello scorso anno, che scadrà tra meno di due settimane. Lo ha annunciato il Cremlino con una nota ufficiale.

Il ministero degli Esteri russo ha anche indicato in un comunicato di questa mattina che Mosca “sta compiendo gli sforzi necessari, nel rigoroso rispetto delle regole di procedura, affinché tutte le navi che partecipano all’iniziativa possano svolgere la loro missione e lasciare il Mar Nero” entro il 17 luglio, data di scadenza dell’accordo.

Dal 1 agosto 2022, oltre 30 milioni di tonnellate di prodotti alimentari e agricoli hanno lasciato la regione del Mar Nero in base all’accordo. La carestia in alcune parti del Corno d’Africa è stata evitata, fino ad ora, poiché la stagione delle piogge ha superato le aspettative. I funzionari degli enti umanitari internazionali affermano che circa 60 milioni di persone soffrono ancora di insicurezza alimentare in sette paesi dell’Africa orientale: i dati delle Nazioni Unite mostrano che circa 700.000 tonnellate di grano sono state spedite in Kenya ed Etiopia dall’inizio dell’accordo sul Mar Nero.

Un funzionario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha affermato che circa 10,4 milioni di bambini affrontano la malnutrizione acuta in Somalia, Sud Sudan e parti del Kenya.

Spiegando questa decisione, la diplomazia russa ha detto che l’obiettivo dell’accordo è stato distorto, poiché invece di essere esportati in Africa, i generi alimentari sono stati in gran parte inviati a “Paesi ben dotati”. 

Condividi

Altre letture correlate: