Il governo del Kenya ha chiuso le scuole della capitale Nairobi in vista dei tre giorni di manifestazioni contro il carovita indetti dall’opposizione. La polizia ieri sera ha dichiarato le proteste illegali e il presidente William Ruto ha detto nei giorni scorsi di non volerle assolutamente permettere. Nonostante il divieto imposto dalla polizia e la fermezza del presidente William Ruto, l’opposizione keniana oggi è tornata a manifestare. Dai media locali si apprende che le autorità hanno quindi dispiegato agenti di sicurezza nelle città chiave.
Bbc riferisce che la polizia della capitale Nairobi ha sparato gas lacrimogeni contro i manifestanti che hanno lanciato pietre contro di loro all’inizio dei tre giorni di proteste. I manifestanti hanno barricato alcune strade della capitale e in altre parti del Paese. A Nakuru, nella regione della Rift Valley, la polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti che hanno bloccato le strade e acceso fuochi.
L’opposizione, guidata da Raila Odinga, ha avviato le proteste in parte a causa degli aumenti delle tasse approvati il mese scorso dal governo del presidente William Ruto, eletto lo scorso agosto con l’impegno di difendere gli interessi dei poveri.
Il governo sostiene che le tasse sul carburante e sulle abitazioni, che dovrebbero raccogliere 200 miliardi di scellini (1,4 miliardi di dollari) in più all’anno, sono necessarie per aiutare a far fronte ai crescenti rimborsi del debito e per finanziare iniziative per la creazione di posti di lavoro.
Chiese e gruppi per i diritti civili hanno chiesto a Ruto e al veterano leader dell’opposizione Raila Odinga di risolvere le loro divergenze attraverso il dialogo e di annullare le proteste. “Non è troppo tardi per Azmio per fermare le proteste previste e dare un’altra possibilità ai colloqui nell’interesse generale del Paese”, ha dichiarato ieri il presidente del Consiglio delle organizzazioni non governative del Kenya, Stephen Kipchumba Cheboi, in un comunicato.
Odinga non è riuscito a vincere le ultime cinque votazioni presidenziali, ma in passato si è assicurato posizioni di rilievo nel governo scendendo a patti con chi è al potere, in seguito a episodi di disordini.
Venerdì Ruto ha accusato Odinga di aver cercato di far leva sul malcontento per lo stato dell’economia per raggiungere obiettivi politici personali.
Un gruppo di 12 ambasciate straniere ha emesso ieri una dichiarazione congiunta nella quale si legge: “Riconosciamo le difficoltà quotidiane affrontate da molti keniani ed esortiamo tutte le parti a discutere le loro preoccupazioni attraverso un dialogo significativo”.
Foto: Afp.