“Le catastrofi naturali che hanno colpito i due estremi del Maghreb, lasciando una scia di morte e distruzione inedita per dimensione e intensità, rischiano di avere ripercussioni anche a livello politico, commenta Aldo Liga, ricercatore per il centro Medio Oriente e Nord Africa all’Ispi, istituto per gli studi di politica internazionale.
“In Marocco, la monarchia e il governo dovranno far fronte alle potenziali conseguenze sul settore turistico, ai costi della ricostruzione, all’impatto sull’opinione pubblica di ritardi e inefficienze nonché della perdita di infrastrutture fondamentali come strade e scuole. I rischi del combinato disposto fra crescenti fragilità e miseria, incertezze economiche e mancate risposte da parte delle autorità rischia di avere delle ripercussioni politiche e sociali importanti”, ritiene Liga.
In Cirenaica poi, le inondazioni e la devastazione di Derna “fanno emergere con violenza fragilità e disfunzioni radicate in quasi dieci anni di divisioni, centri di potere in competizione fra loro, negligenza e corruzione endemica, e rischia di sfociare in disordini e proteste contro le autorità dell’est, accusate di aver privilegiato logiche particolaristiche e interessi personali rispetto alla sicurezza della popolazione”.
I commenti di Liga sono reperibili nell’articolo pubblicato ieri dal’Ispi con il titolo “Dal Marocco alla Libia: Nordafrica in balia dei disastri”.