Terremoto in Marocco, il governo preleva dagli stipendi dei ministri e dipendenti statali

di claudia

Il governo marocchino governo ha deciso di detrarre tre giorni lavorativi, distribuiti su tre mesi (settembre, ottobre e novembre), dalle buste paga dei funzionari e degli impiegati statali, nonché di quelli degli enti locali e dei dipendenti di enti e aziende pubbliche, inquadrati con un certo livello. Questa trattenuta sugli stipendi netti, al netto dell’imposta sul reddito e delle trattenute per i contributi pensionistici e per l’assicurazione sanitaria, vuole essere un contributo allo sforzo collettivo per far fronte alle conseguenze del terremoto di venerdì scorso in Marocco.

In un comunicato stampa diramato dal portavoce del governo a seguito della riunione del Consiglio di Governo, si legge che il Consiglio ha anche deciso che i ministri, i viceministri, gli alti commissari e i delegati generali e interministeriali dovranno contribuire con un mese di stipendio, detratto dallo stipendio netto al netto dell’imposta sul reddito e delle detrazioni per i contributi pensionistici e di assicurazione sanitaria.

Questa misura fa parte dell’iniziativa di solidarietà nazionale ed è conforme all’articolo 40 della Costituzione. Quest’ultimo stabilisce che “tutti devono sostenere, congiuntamente e in proporzione ai propri mezzi, gli oneri necessari allo sviluppo del Paese, nonché quelli derivanti da disastri nazionali e da catastrofi naturali”.

L’ultimo bilancio è di 2.946 morti e 5.674 feriti. 

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