Gibuti, l’ultima frontiera

di claudia

a cura di Marco Trovato

Piccolo, caldo, lontanissimo dalle rotte del turismo. Gibuti è l’ultima frontiera per chi ama il gusto dell’esplorazione. Incastonato nel Corno d’Africa, viene spesso proposto dai tour operator come un’estensione facoltativa di un viaggio in Etiopia. Eppure meriterebbe un viaggio a prescindere. Imperdibile la visita al Lago Assal, a 157 metri sotto il livello del mare (il luogo più profondo del continente africano, la seconda depressione terrestre più bassa della terra dopo il Mar Morto): le sue acque salatissime fanno galleggiare persino i metalli. I suoi colori cambiano a seconda della densità dei cristalli, vanno dal blu al verde, dal marrone al bianco, rendendo il panorama semplicemente incredibile. Non meno spettacolare è il Lago Abbe, creatosi alla confluenza di tre placche della crosta terrestre che stanno allontanandosi progressivamente. Circondato da vulcani spenti, frequentato da carovane di dromedari e da moltitudini di fenicotteri rosa, il lago è alimentato da sorgenti calde che scorrono sotto terra generando vapore che sbuffa da camini di roccia, alti decine di metri, e si dissolve nell’aria creando l’immagine di una vera e propria ciminiera naturale.

© Eric Lafforgue / Invision / LUZphoto

Gibuti, l’omonima capitale, conserva il fascino decadente dell’architettura coloniale e vanta mercati pittoreschi – popolati da artigiani, allevatori, contadini, pescatori – dominati da una grande moschea. Il periodo migliore per il viaggio va da novembre a marzo, quando gli squali balena passano lungo le coste del Paese e fa più fresco. Prima di decidere le date consultate il calendario islamico: da evitare il periodo del Ramadan, il mese di digiuno dei musulmani, durante il quale ogni attività viene sospesa.

L’occasione per scoprire questo angolo sconosciuto d’Africa è il viaggio a Gibuti e Somaliland (con visita alla grotta con arte rupestre di Laas Gaal, che si stima risalire a 11.000 anni fa, a 50 chilometri da Hargheisa) organizzato per il prossimo febbraio dalla rivista Africa in collaborazione con African Explorer e l’accompagnamento dell’antropologa Irene Fornasiero. Programma e quote: africarivista.it/gibuti – viaggi@africarivista.it – tel. 375 535 3235 (lun-ven 9-16).

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