Il Sudafrica commemora oggi con centinaia di eventi in tutto il Paese il primo anniversario della morte di Nelson Mandela, mitico leader della lotta all’apartheid, ma anche ispiratore della riconciliazione nazionale dopo l’oppressione e le atrocita’ commesse sotto il regime segregazionista.
La cerimonia centrale di omaggio a Madiba – morto a Johannesburg a 95 anni dopo una lunga malattia – e’ stata nella sede del governo, l’Union Buildings, a Pretoria. Ma le celebrazioni sono cominciate all’alba, con un servizio multireligioso su una collina di Pretoria, dedicata ai ‘campioni’ della lotta anti-apartheid. Alle 10 inoltre il Sudafrica si e’ fermato: tre minuti di campane a distesa e clacson sono stati seguiti da tre minuti di silenzio, seguiti dall’inno nazionale, suonato nel complesso governativo ma anche in altri luoghi del Paese.
Sulla collina di Pretoria, bruciando erbe in una lunga spirale di un corno di kudu, una specie di antilope, un capo della comunita’ Khoisan, Ron Martin, ha celebrato un cerimonia dedicata agli antenati del Sudafrica: “Venti anni di democrazia sono stati possibili grazie a Mandela” ha recitato nella sua lingua, chiedendo la benedizione degli anziani. Poi sono state levate preghiere cristiane, indu’, musulmane, ebree, e persino rastafari, seguendo lo spirito ecumenico che riflette la diversita’ delle comunita’ locali, ma anche l’universalta’ del messaggio, la lotta contro l’ingiustizia e il perdono, che fu proprio di Mandela.
Nel corso delle cerimonia ha preso la parola anche Graca Machel, vedova del Premio Nobel per la Pace, vestita di nero e con uno scialle giallo oro: “So che Madiba e’ in buona compagnia; e questo pensiero mi ha sostenuto in questo anno”, ha detto presso la sede del governo. In assenza del presidente Jacob Zuma, a Pechino, la cerimonia si e’ svolta al Freedom Park, un memoriale costruito con pietre portate da tutto il Sudafrica dai posti dove sono caduti i martiri della liberta’.
Alcuni dei compagni di lotta di Madiba, come veniva affettuosamente chiamato il padre della democrazia sudafricana, hanno partecipato alla deposizione di una corona di fiori dinanzi una statua alta 5 metri, da poco costruita, che lo ritrae sorridente. A cavallo delle 10 ora locale, tutto il Paese e’ stato chiamato a osservare tre minuti e sette secondi di scampanio e suon di clacson, seguiti da tre minuti di silenzio: un totale di sei minuti e 7 secondi, a ricordo dei 67 anni di impegno civile dell’amatissimo figlio del Sudafrica.
Altri membri della famiglia di mandela, tra cui la seconda moglie Winnie Madikizela-Mandela, hanno trascorso la giornata a Qunu nell’ Eastern Cape, dove Mandela riposa. (AGI) .