Dai primi di ottobre, da quando è iniziata la stagione delle piogge, in Somalia sono morte 96 persone mentre altri due milioni di civili sono stati direttamente colpiti dalle drammatiche conseguenze delle alluvioni. Lo ha detto ieri durante un brief con il gabinetto dei ministri somalo, tenutosi nel pomeriggio a Mogadiscio, il capo dell’Agenzia nazionale somala per la gestione dei disastri (Sodma), Mohamud Moalim, che ha precisato che lo Stato centro-meridionale di Hirshabelle e gli Stati del sud-ovest e del Jubaland sono le aree più colpite dalle alluvioni.
Al termine della riunione ministeriale, il governo somalo ha esortato la comunità internazionale e i somali della diaspora “ad aumentare il loro sostegno per aiutare le persone colpite dalle inondazioni”.
La Somalia, nelle scorse settimane, ha decretato l’emergenza nazionale per via delle piogge e delle conseguenti alluvioni. Secondo il ministero degli Affari umanitari e della gestione dei disastri del Jubaland, solo in questo Stato della Repubblica federale sono state colpite 954.255 persone: “Queste cifre sono preoccupanti e sono destinate ad aumentare man mano che le piogge continuano e il livello dei fiumi aumenta” ha dichiarato in una nota Ahmed Hassan Omar, ministro della Pesca e dell’economia blu dello stato di Jubaland.
Secondo Hassan è necessario un sostegno urgente nelle aree colpite poiché tutte le strade e la maggior parte delle piste di atterraggio nello Stato sono fuori servizio a causa delle inondazioni: “È necessario un intervento urgente nei distretti colpiti” e i beni maggiormente necessari sono cibo, alloggi, medicine e barche per l’evacuazione. Le forti piogge in Somalia avranno un impatto fino a 1,5 milioni di ettari di terreni agricoli.
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