Sudan: una voce da Wad Medani, teatro di violenze e stupri

di claudia
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 “Migliaia di residenti di Khartoum avevano cercato rifugio a Wad Medani, una cittadina a 190 chilometri a sud-ovest della capitale sudanese. Il 15 dicembre il rifugio è diventato un campo di battaglia simile a quello che avevano lasciato a Khartoum. Hanno dovuto spostarsi di nuovo. Di fatto, i paramilitari delle Forze di supporto rapido hanno conquistato la città e iniziato il loro ‘normale’ ciclo di saccheggi, intimidazioni, stupri di donne, violenze…” Anche la parrocchia di Wad Medani non è sfuggita a questa dinamica. I due sacerdoti che erano lì sono fuggiti con la loro gente cento chilometri più a sud, nella città di Sennar. Questa la testimonianza di quanto avvenuto nei giorni scorsi in Sudan che manteniamo anonima per motivi di sicurezza.

Secondo la stessa fonte, da Wad Medani gli abitanti sono fuggiti oltre che verso Sennar anche verso Rabak a ovest, verso sud sud e altri ancora verso est in direzione di Port Sudan.

Dal 15 aprile il Sudan è precipitato in un conflitto civile che vede opposti esercito e paramilitari. Una battaglia il prezzo più importante è stata pagato dalla popolazione civile con migliaia di morti e più di sette milioni di sfollati.

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