L’ex presidente della Sierra Leone, Ernest Bai Koroma, in carica dal 2007 al 2018, è stato incriminato ieri per il suo presunto ruolo negli eventi del 26 novembre 2023, descritti dalle autorità come un “tentato colpo di Stato”. “L’ex presidente è accusato di quattro reati, tra cui tradimento e occultamento di tradimento”, si legge in una dichiarazione del governo firmata dal ministro dell’Informazione Chernor A. Bah e diffusa da diversi media locali e internazionali.
La giustizia della Sierra Leone ha anche accusato dodici persone, tra cui Amadu Koita, un ex soldato e guardia del corpo di Koroma, nell’ambito del “tentato colpo di Stato”. Ernest Bai Koroma è stato sottoposto il 9 dicembre ad un regime simile agli arresti domiciliari e fino ad allora era considerato sospettato. Era stato interrogato più volte dalla polizia.
Il governo della Sierra Leone ha arrestato una cinquantina di persone dopo gli eventi dello scorso novembre. Si tratta in particolare di 37 soldati, 10 civili, 4 soldati congedati dall’esercito, 5 agenti di polizia in servizio e uno in pensione.
Nelle prime ore del 26 novembre, individui hanno attaccato un’armeria militare, altre due caserme, due carceri e due stazioni di polizia, affrontando le forze di sicurezza sotto la minaccia delle armi. Gli scontri seguiti all’attacco hanno provocato una ventina di morti.