Il presidente uscente dell’Unione delle Comore, Azali Assoumani, è stato rieletto alla guida dell’arcipelago per un quarto mandato. Secondo la commissione elettorale nazionale indipendente, ha ottenuto la maggioranza del 62,97% dei voti
I candidati dell’opposizione hanno denunciato casi di brogli elettorali a favore di Assoumani e la chiusura anticipata dei seggi. Il team elettorale di Assoumani ha respinto tali accuse. “Non possiamo parlare di risultati perché non ci sono state elezioni”, ha detto alla Reuters Mouigni Baraka Said Soilihi, uno degli oppositori di Assoumani.
Più di 330.000 persone erano registrate per votare, su una popolazione stimata dalla Banca Mondiale in 836.000. Assoumani aveva detto ai giornalisti che sperava nella vittoria al primo turno. L’ex ufficiale dell’esercito è salito al potere con un colpo di stato nel 1999. Da allora ha vinto tre elezioni e nell’ultimo anno è stato presidente dell’Unione africana.
Le Comore sono una nazione politicamente instabile. Dal 1975, anno dell’indipendenza dalla Francia, hanno vissuto una ventina di colpi di Stato o tentativi di colpo di Stato. La nazione inoltre è poverissima e molti emigrano soprattutto verso Mayotte, isola che fa parte dell’arcipelago, ma che è rimasta sotto la sovranità francese.