Una grave carestia sta colpendo diverse parti dell’Etiopia, con l’epicentro che è nella regione settentrionale del Tigray. Gli abitanti dei villaggi che non si sono ancora ripresi dalle devastazioni della recente guerra civile nella regione sono ora colpiti da una grave siccità, che sta mettendo a dura prova le sue capacità di sopravvivenza ma che sembra negata dalle autorità federali di Addis Abeba, che si limitano a dire di stare lavorando per fornire aiuti. L’Etiopia si trova a un passo dalla carestia.
L’Ufficio delle Nazioni unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) stima che più di 20 milioni di etiopi abbiano bisogno di aiuti alimentari, di cui appena un terzo riceve effettiva assistenza. Nel Tigray il quadro è particolarmente allarmante: il mese scorso, le autorità del Tigray hanno dichiarato che 3,5 milioni di persone, più della metà della popolazione della regione, avevano bisogno di aiuti per l’intero anno e, secondo Ocha, circa due terzi di questi sono agricoltori e un terzo sfollati a causa della guerra. Altri 1,7 milioni di persone avranno bisogno di aiuti nel corso del 2024, ha detto Ocha.
La ragione principale della calamità è che le devastazioni della guerra hanno ridotto il Tigray in una povertà estrema. Terminato il conflitto civile, che ha distrutto economia e società di quell’area del Paese, la siccità ha contribuito ad aggravare la situazione: un totale di 36 dei 97 distretti del Tigray sono stati gravemente colpiti dalla siccità, con precipitazioni pari a un terzo di quelle normalmente previste.