Gabon, Pascaline Bongo processata in Francia per corruzione

di claudia

 Pascaline Bongo, la sorellastra del presidente deposto del Gabon, Omar Bongo, sarà processata in Francia a partire da oggi per presunti atti di corruzione legati all’aggiudicazione di appalti pubblici in Gabon. Alcune fonti prevedono che comparirà in tribunale durante il processo di 4 giorni.

Pascaline, figlia maggiore del defunto presidente Omar Bongo, è infatti sospettata di essere intervenuta, in cambio di denaro (si parla di otto milioni di euro), per aiutare un’impresa francese, la Egis Route, ad aggiudicarsi un appalto pubblico in Gabon. I fatti sono avvenuti presumibilmente nel 2010 e nel 2011. Pascaline si dichiara innocente.

Un’avvocatessa francese, Danyele Palazo-Gauthier, e l’imprenditore gabonese Franck Ping, figlio dell’ex ministro ed ex presidente della commissione dell’Unione africana (2008-2012) Jean Ping, sono sospettati di complicità.

La Procura nazionale delle finanze ha aperto un’indagine preliminare nel 2019 dopo la scoperta di “scambi curiosi, e-mail e documenti che evocano l’affare Egis”, secondo Libération, durante una perquisizione nell’ufficio parigino della signora Palazao-Gauthier nell’ambito di una il cosiddetto dossier “biens mal acquis, ovvero di beni acquistati attraverso operazioni illecite.

In questo pesante fascicolo, i giudici parigini indagano da più di 15 anni su sospetti di appropriazione indebita di fondi pubblici che hanno permesso alle famiglie dei presidenti Denis Sassou Nguesso (Congo-Brazzaville) e Bongo di costituire ingenti patrimoni immobiliari e di mobili in Francia.

In totale, dal marzo 2022 sono stati incriminati dieci discendenti del ricco patriarca gabonese, presidente dal 1967 fino alla sua morte nel 2009. Anche l’ex Miss Francia Sonia Rolland e la banca Bnp sono implicate nella questione gabonese dei “biens mal acquis”. 

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