L’African National Congress ha sospeso Jacob Zuma, ex presidente sudafricano e leader del partito di Nelson Mandela. L’annuncio è arrivato ieri dopo che Zuma aveva dichiarato che non avrebbe votato Anc e avrebbe dato vita a una nuova formazione politica. “Zuma e altri la cui condotta è in conflitto con i nostri valori e principi, si ritroveranno fuori dall’African National Congress”, ha affermato il segretario generale, Fikile Mbalula. Le tensioni tra il partito e il leader non sono nuove. I nove anni di presidenza di Zuma, a partire dal 2009, sono stati segnati da scandali.
Secondo un’inchiesta ufficiale, l’ex presidente ha anteposto gli interessi dei propri sodali a quelli del suo Paese. Dopo aver lasciato l’incarico, è stato arrestato e incarcerato nel 2021. È anche accusato di corruzione per un accordo sulle armi del 1999. Nega ogni illecito in tutti i casi. Nonostante questi problemi, finora l’Anc aveva tollerato Zuma, ma la creazione di un nuovo partito che potrebbe rappresentare una minaccia per la formazione di governo è stata considerata “un passo troppo oltre”. Il partito, uMkhonto we Sizwe (Mk) porta il nome “Lancia della nazione” che era il braccio armato dell’Anc ai tempi del regime dell’apartheid. In una lettera molto dura, gli ex compagni di lotto di Zuma lo hanno accusato di svilire “la fiera storia della lotta armata contro il regime dell’apartheid” attraverso “l’uso opportunistico del simbolismo militare”. A loro parere l’Mk è nato con il solo obiettivo di “erodere la base di appoggio dell’Anc”.
Al lancio ufficiale dell’Mk a dicembre, Zuma aveva detto in una nota che sarebbe “morto come membro dell’Anc” ma non avrebbe votato a favore, aggiungendo che alcuni dei suoi leader si comportano in “maniera non-Anc” e ora la sua missione è quella di “salvare” il movimento che un tempo “era grande”. Zuma aveva anche lanciato attacchi molto personali al suo successore , ed ex vice, Ramaphosa. Zuma gode ancora di un certo seguito. Migliaia di sudafricani hanno protestato contro la sua incarcerazione nel 2021 e un recente sondaggio stima che quasi un sudafricano su tre lo segue. Non è ancora chiaro fino a che punto ciò si tradurrà in sostegno popolare per l’Mk, ma è probabile che costerà i voti dell’Anc. L’attuale presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, ha sostituito l’allora presidente Zuma nel 2018 e ha promesso di ripulire il governo. Ora guida una Anc in seria difficoltà in vista delle elezioni generali di quest’anno.