Gambia, chiesto l’ergastolo per l’ex ministro dell’Interno di Jammeh

di claudia

Un pubblico ministero ha chiesto l’ergastolo contro l’ex ministro dell’Interno del Gambia, Ousman Sonko, sotto processo in Svizzera per crimini contro l’umanità, torture, rapimenti ed esecuzioni extragiudiziali, commessi sotto il governo dell’ex presidente in esilio Yahya Jammeh. “Era un confidente del presidente Jammeh. Era pienamente consapevole che stava attuando il suo progetto, con un attacco ampio e sistematico contro i civili”, ha detto il pubblico ministero nella sua arringa, sottolineando che i crimini sono stati commessi con particolare crudeltà, circostanza aggravante per cui è stato chiesto l’ergastolo.

Stando a quanto riportato da Rfi, spetta ora agli avvocati delle vittime intervenire in aula fino all’ultima udienza, venerdì prossimo, quando l’ex ministro potrà prendere la parola. Quindi la corte si pronuncerà sul caso.

Sonko è stato arrestato in un centro per richiedenti asilo elvetico nel gennaio 2017. La presenza di Sonko e le accuse nei suoi confronti sono state segnalate alle autorità svizzere dalla ong Trial international, con sede a Ginevra: Sonko potrebbe essere la seconda persona processata in Svizzera per crimini internazionali dopo il liberiano Alieu Kosiah, condannato a 20 anni di carcere per crimini di guerra nel giugno 2021. In base al principio della “giurisdizione universale” crimini come il genocidio, i crimini di guerra e contro l’umanità possono essere giudicati anche se l’imputato non è cittadino del Paese in cui si celebra il processo e i crimini di cui è accusato sono stati commessi in un altro Paese.

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