Ritarderà l’approvazione definitiva della controversa legge anti-Lgbtq+, approvata dal Parlamento del Ghana a febbraio e in attesa della firma del presidente ghanese Nana Akufo-Addo per la sua approvazione definitiva.
La legge non sarà trasmessa al presidente per la firma fino a quando non saranno risolte alcune dispute legali. Secondo Reuters, che cita Nana Asante Bediatuo, segretaria del presidente, il 18 marzo la presidenza del Ghana ha inviato una lettera al cancelliere del Parlamento, in cui si afferma che è “improprio” che l’ufficio del presidente riceva il disegno di legge fino a quando la Corte Suprema non si sarà pronunciata su diversi ricorsi. Bediatuo ha spiegato anche che anche il Procuratore generale e ministro della Giustizia del Ghana ha consigliato ad Akufo-Addo di non dare seguito al disegno di legge, uno dei più duri nel suo genere in Africa.
In Ghana il sesso omosessuale e l’omosessualità in generale sono già punibili con la reclusione fino a tre anni. Il disegno di legge in questione tuttavia aumenta le sanzioni, imponendo una pena detentiva fino a cinque anni per “promozione, sponsorizzazione o sostegno intenzionale di attività Lgbtqi+”. Se diventasse legge questa norma potrebbe mettere a repentaglio 3,8 miliardi di dollari di finanziamenti della Banca mondiale al Ghana nei prossimi cinque o sei anni, facendo deragliare un pacchetto di prestiti da 3 miliardi di dollari del Fmi.