Secondo la quinta indagine camerunese sulle famiglie (Ecam5), di cui l’Istituto nazionale di statistica (Ins) ha pubblicato i risultati due giorni fa, quasi due camerunesi su cinque vivono al di sotto della soglia di povertà nazionale, stimata in 813 Fcfa, ovvero 1,24 eur, al giorno e a testa. “Con questa soglia, circa dieci milioni di persone vivevano in povertà nel 2022, per una popolazione totale stimata in circa 27 milioni di abitanti”, precisa l’Ins nel comunicato che annuncia i risultati.
L’organismo responsabile della statistica applicata in Camerun spiega questa situazione con diversi fattori, riferisce il portale Invest in Cameroon. Tra questi figurano “in particolare l’insufficiente crescita economica, le distorsioni legate alla redistribuzione della ricchezza, nonché i vari shock endogeni ed esogeni legati al conflitto russo-ucraino e alle fluttuazioni dei prezzi mondiali” delle materie prime e dei prodotti esportati.
Inoltre, il rapporto dell’Ins aggiunge che in Camerun, la povertà è più diffusa nelle zone rurali, dove l’incidenza è del 56,3%, mentre le aree urbane registrano un’incidenza molto più bassa, stimata al 21,6%. “Le regioni dell’Estremo Nord, del Nord Ovest, del Nord, di Adamaoua e dell’Est sono le più povere, con livelli di povertà superiori alla media nazionale. Per quanto riguarda le disuguaglianze di consumo, rimangono a un livello elevato, perché il 20% delle famiglie più ricche ha consumi 10 volte superiori a quelli del 20% delle famiglie più povere”, sottolinea il rapporto.