Una campagna di sensibilizzazione a favore del diritto all’aborto in Marocco è portata avanti dall’organizzazione Amnesty International. Nel Paese, ricorda Amnesty, donne e ragazze rischiano pene detentive se tentano di interrompere la gravidanza. L’aborto è criminalizzato in quasi tutte le circostanze, anche quando la gravidanza è il risultato di uno stupro.
“Inoltre, le donne e le ragazze che cercano di abortire illegalmente rischiano l’arresto e il processo per rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Queste leggi e politiche punitive privano le donne e le ragazze dell’accesso alle cure essenziali per la salute sessuale e riproduttiva e violano i loro diritti umani”, deplora l’Ong.
“L’inazione del Marocco nel garantire un accesso sicuro e legale all’aborto e alle cure post-aborto si traduce in attacchi ai diritti delle donne alla vita, alla salute, alla dignità e all’autonomia corporea, all’uguaglianza e alla non discriminazione, nonché al loro diritto a non essere sottoposte a tortura altri maltrattamenti”, afferma Amnesty.
L’organizzazione è promotrice di una petizione internazionale destinata alle autorità marocchine.