La Somalia correrà per un seggio non permanente nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per il mandato 2024-2025. Il voto è previsto per il 6 giugno nel corso della 78esima sessione dell’Assemblea generale dell’Onu. Insieme alla Somalia, per i cinque seggi disponibili sono in corsa Danimarca, Grecia, Pakistan e Panama. Tutti e cinque i Paesi hanno già occupato l’incarico: il Pakistan sette volte, Panama cinque, la Danimarca quattro e la Grecia due. Sarà il secondo mandato della Somalia nel Consiglio di Sicurezza, l’ultima volta è stato nel biennio 1971-1972.
La candidatura della Somalia ha ricevuto un forte sostegno dall’Unione Africana (Ua). Nella 44a sessione ordinaria del Consiglio esecutivo dell’Ua nel febbraio 2024, la Somalia è stata approvata come unico candidato per il seggio africano. Questa approvazione ha portato al ritiro di altri contendenti, tra cui Mauritius e Madagascar.
Nella sua campagna, la Somalia ha sottolineato l’importanza della prevenzione dei conflitti, dello sviluppo sostenibile e dell’assistenza umanitaria per affrontare le cause profonde dei conflitti. Il Paese prevede inoltre di dare priorità alle agende “donne, pace e sicurezza” e “gioventù, pace e sicurezza”, sottolineando il coinvolgimento della società civile.
La doppia appartenenza della Somalia alla Lega araba e all’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC) la posiziona come mediatore strategico nei conflitti regionali. Il Paese mira a favorire il dialogo tra diversi gruppi, attingendo ai suoi legami regionali unici.
Il processo elettorale richiede uno scrutinio formale, anche per i seggi non contestati. La Somalia ha bisogno di una maggioranza di due terzi nel voto dell’Assemblea Generale, o di almeno 129 voti affermativi se partecipano tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite. Le elezioni occuperanno cinque seggi nel Consiglio di Sicurezza: uno per il Gruppo Africano, uno per il Gruppo Asia-Pacifico, uno per il Gruppo Latinoamericano e Caraibico e due per il Gruppo dell’Europa Occidentale e Altri. I nuovi membri entreranno in carica il 1° gennaio 2025 e resteranno in carica fino al 31 dicembre 2026.