La Cina è diventata il più grande fornitore di armi in Africa sub-sahariana, superando la Russia. Lo riporta l’Economist. Tra il 2019 e il 2023 le forniture di armi russe sono diminuite del 44%, mentre la Cina, al contrario, ha aumentato la sua presenza nel mercato delle armi: “La Cina è alla ricerca di nuovi mercati, soprattutto laddove la Russia si sta ritirando” ha dichiarato Alex Vines di Chatham House.
La nuova leadership di Pechino nel mercato delle armi in Africa si spiega innanzitutto con i prezzi bassi e, in secondo luogo, per via degli interessanti meccanismi di acquisto (prestiti per l’acquisto di armi), i servizi connessi per la manutenzione delle attrezzature e l’addestramento delle forze armate.
Inoltre, i contratti militari vengono spesso utilizzati da Pechino come bonus per importanti investimenti e accordi commerciali con i Paesi africani. La Cina infatti sta firmando accordi nel settore dela difesa con un elenco sempre più diversificato di clienti, da amici storici ad aspiranti amici, desiderosi di essere equipaggiati con armi cinesi. Secondo lo Stockholm international peace research centre tra le armi che la Cina ha consegnato a clienti africani ci sono navi da guerra a Gibuti e Mauritania e droni a Nigeria e Congo: non meno di 21 paesi dell’Africa sub-sahariana hanno ricevuto importanti forniture di armi cinesi tra il 2019 e il 2023 e oggi sette eserciti africani su dieci schierano veicoli blindati che, come tanti altri prodotti, sono fabbricati in Cina.