Il quotidiano online ugandese “The Observer” pubblica questa settimana un reportage dalla discarica di Kiteezi, nel distretto di Wakiso, che ospita la maggior parte dei rifiuti provenienti dall’area metropolitana di Kampala: qui, raccontano le fonti della testata, quasi tutti i tipi di immondizia trovano una seconda vita. Pannolini e altri prodotti igienici usa e getta rimangono, tuttavia, un problema.
Mentre la stragrande maggioranza dei rifiuti trova un mercato, infatti, i rifiuti non biodegradabili e non riusabili sono in aumento e per la loro gestione viene fatto poco. L’articolo suggerisce di disfarsi di assorbenti e pannolini attraverso inceneritori ma, sottolinea, sono poche le istituzioni e i privati che lo fanno.
Circa un anno fa, l’approvazione in parlamento di una tassa sui prodotti igienici usa e getta ha suscitato dibattito, tra chi ha sottolineato l’impatto ambientale di questi ultimi e chi ha osservato che l’uso di prodotti in tessuto, più sostenibile dal punto di vista ambientale, avrebbe implicato un eccessivo dispendio di tempo, principalmente ai danni della vita e della produttività delle donne.