Kenya: corpi ritrovati in una discarica a Nairobi, il sospetto confessa

di claudia
polizia

Ha confessato il cittadino keniota arrestato ieri perché sospettato di avere ucciso diverse donne e di averne seppellito i corpi in una discarica alla periferia di Nairobi. La polizia keniota aveva annunciato ieri l’arresto, a Nairobi, di un “serial killer psicopatico”, tale Collins Jumaisi Khalusha, 33 anni: le autorità hanno fatto sapere che Khalusha ha confessato di essere l’autore di 42 omicidi di donne.

Secondo la polizia, Khalusha “ha confessato di aver attirato, ucciso e smembrato 42 corpi di donne sul luogo della discarica” che si trova a Mukuru, a sud della capitale keniana, uno slum che si trova tra il centro città e l’aeroporto, lungo il lato destro dell’autostrada realizzata da poco e che collega proprio l’aeroporto a Nairobi. A rendere noti i dettagli, in conferenza stampa, è stato il capo della direzione delle indagini penali, Amin Mohammed, secondo cui Khalusha è stato arrestato davanti a un locale “dove era venuto a vedere la finale del campionato europeo di calcio”, domenica sera, nella sub-contea di Kayole, nella capitale del Kenya Nairobi. Al momento del fermo, il sospettato “stava adescando un’altra vittima”.

Mohammed ha spiegato che secondo le autorità Khalusha sarebbe “un serial killer, un serial killer psicopatico che non ha rispetto per la vita umana”. La polizia è risalita a lui dopo aver analizzato il cellulare di una delle vittime.

Un machete, “che crediamo sia stato utilizzato per smembrare le vittime” , è stato trovato durante la perquisizione dell’abitazione di Khalusha, a poche centinaia di metri dalla discarica dove sono stati ritrovati i corpi, e il sospettato è stato definito da Mohammed un “vampiro”. “Purtroppo, ed è molto triste, il sospettato ha confessato che la sua prima vittima è stata sua moglie, che ha strangolato prima di smembrare il suo corpo e gettarlo” nella discarica.

Sempre secondo Mohamed, durante gli interrogatori sarebbe emerso che tutte le vittime sono state uccise “allo stesso modo”. La polizia ha fatto sapere di stare continuando le indagini.

Secondo la polizia, gli omicidi sarebbero avvenuti tra il 2022 e l’11 luglio 2024. Le indagini puntano l’attenzione anche su “un secondo sospettato, che è stato arrestato con uno dei telefoni di una delle vittime”. Dall’inizio delle ricerche, finora nella discarica sono stati rinvenuti nove corpi, tra cui otto è stato accertato sono donne. L’età delle vittime varia dai 18 ai 30 anni.

La notizia del rinvenimento dei corpi nella discarica ha immediatamente acceso la rabbia sociale, fomentata dalla paura: domenica la tensione era alta intorno al sito del ritrovamento e la polizia ha sparato gas lacrimogeni per disperdere una folla di spettatori inferociti. Inizialmente infatti, la polizia è stata criticata dopo il ritrovamento dei primi corpi in questa discarica: il sito si trova a un centinaio di metri dalla locale stazione di polizia, e qualcuno ha anche paventato l’ipotesi che i corpi ritrovati fossero di alcuni attivisti uccisi durante le manifestazioni degli ultimi due mesi. Il capo ad interim della polizia nazionale del Kenya, Douglas Kanja, si è impegnato domenica a svolgere “indagini trasparenti, approfondite e rapide”.

Questo caso di cronaca infatti, arriva mentre le forze di sicurezza keniane sono sotto pressione dopo la morte di decine di manifestanti durante le recenti proteste contro gli aumenti fiscali proposti dal governo. In tal senso, Kanja è entrato in carica venerdì scorso dopo le dimissioni di Japhet Koome: in totale, 39 persone sono rimaste uccise e più di 630 ferite.

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