Burkina Faso: per un “like” si finisce in tribunale

di Enrico Casale
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La procura di Ouagadougou, in Burkina Faso, ha dovuto emettere ieri un comunicato stampa ufficiale in cui negava l’esistenza di un procedimento giudiziario a carico di diversi utenti dei social network che avrebbero messo “mi piace” ad alcuni contenuti, pubblicati su Facebook e “diffamanti il capo dello Stato”.

Nei giorni scorsi infatti è iniziata a circolare la notizia di un procedimento giudiziario aperto nei confronti di numerosi utenti che avrebbero apprezzato un contenuto online ritenuto diffamatorio del capo dello Stato Ibrahim Traoré e della giunta militare, indagine coordinata dalla Brigata centrale per la lotta contro la criminalità informatica.

La procura di Ouagadougou ha smentito la notizia dell’esistenza di un procedimento penale ma, ha precisato, attualmente sono solo oggetto di indagine. Inoltre la procura ha invitato gli utenti dei social a stare in guardia contro le notizie false, promesso che i responsabili di questa notizia falsa saranno individuati e ribadito che i commenti sui social, ma anche i semplici like, possono essere oggetto di indagine se ritenuti diffamatori o pericolosi per l’integrità nazionale.

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