Nigeria, morti e feriti nelle proteste contro il ‘malgoverno’

di claudia
Nigeria manifestazioni

Diverse persone, tra cui un poliziotto che partecipava ai cortei, hanno perso la vita ieri, durante il primo giorno di proteste lanciate sotto lo slogan #Endbadgovernance, per contestare il governo e l’intero sistema di potere del Paese, accusato di alimentare il caro vita e la corruzione. Secondo il sito del quotidiano Vanguard Nigeria, basato a Lagos, non meno di 14 manifestanti sono rimasti uccisi: tra questi, sei a Suleja nello Stato del Niger (centro); quattro a Maiduguri, nello Stato di Borno (nord-est); quattro nel nord-ovest, di cui tre nello Stato di Kaduna; e uno nello Stato di Kebbi.

In risposta ai disordini, le autorità hanno dichiarato il coprifuoco dalle 18 alle 6 di oggi negli Stati di Borno e Kaduna, nonché nelle aree di Karu e Keffi nello Stato di Nasarawa (centro), secondo quanto riporta la tv privata Ait.

Scontri tra la polizia e manifestanti sono stati registrati anche nella capitale Abuja e, più a sud, negli Stati di Delta e Bayelsa, mentre le proteste si sono svolte più pacificamente negli Stati sud-occidentali di Lagos e Osun.

A Suleja, circa 40 km a nord della capitale Abuja, decine di persone hanno riportato ferite: le fonti locali parlano di almeno due persone uccise mentre le forze di sicurezza cercavano di disperdere un gruppo di manifestanti che avevano eretto barricate su un tratto dell’autostrada Abuja-Kaduna.

Il sito Premium Times Nigeria riferisce, citando testimoni e l’associazione nazionale degli avvocati, che tra i morti di Suleja ci sarebbe Yahaya Nda Isah, un residente colpito da un proiettile vagante e che, secondo la testimonianza di un nipote, non era nemmeno coinvolto nelle proteste.

Anche oggi i manifestanti di #EndBadGovernance dovrebbero scendere in piazza nei principali Stati della Nigeria per continuare la loro mobilitazione lanciata con l’hashtag, #TenDaysofRage” dieci giorni di rabbia”.

Foto: AFP

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