Sudan: Medici Senza Frontiere denuncia il blocco degli aiuti per il campo di Zamzam

di claudia

Nel campo di Zamzam, in Darfur settentrionale, i bambini malnutriti avranno a disposizione cibo terapeutico solo per altre due settimane dal momento che tre camion di Medici Senza Frontiere (Msf) carichi di forniture mediche e alimentari sono bloccati nella città di Kabkabiya da oltre un mese dalle Forze di Supporto Rapido (Rsf).

Msf fa sapere in un comunicato che, senza cure, i bambini affetti da malnutrizione grave rischiano di morire entro 3-6 settimane. Nell’ospedale da campo dell’organizzazione a Zamzam già non ci sono più posti letti per i malnutriti e “ostacolare o ritardare deliberatamente l’arrivo di aiuti umanitari mette a rischio la vita di migliaia di bambini che non possono ricevere cure salvavita” denuncia la ong.

Il Sudan ha però negato l’esistenza di carestia nel campo di Zamzam dopo che nei giorni scorsi il Comitato di revisione della carestia dell’Integrated Food Security Phase Classification (Ipc) aveva lanciato l’allarme. La Commissione federale per gli aiuti umanitari del Paese africano ha infatti dichiarato che il discorso sulla carestia era impreciso e che le condizioni “non erano coerenti” con quelle che devono essere soddisfatte per dichiarare la carestia. Già all’inizio di quest’anno Msf aveva affermato che un bambino moriva ogni due ore nel campo.

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