Proteste antigovernative in Nigeria: arrestati gli autori delle bandiere russe

di claudia

La Nigeria ha arrestato nei giorni scorsi alcuni sarti accusati di aver confezionato bandiere russe che sono state sventolate durante le recenti proteste antigovernative negli Stati del nord. Lo ha affermato la polizia segreta di Stato. Il Department of State Services (Dss) ha anche affermato in un post su X di aver trattenuto alcuni degli “sponsor” dei sarti, senza fornire ulteriori dettagli, né precisare quanti sarti o “sponsor” sono stati trattenuti.

Il capo di stato maggiore della difesa nigeriano, Christopher Musa, ha descritto l’esibizione di una bandiera straniera durante le proteste antigovernative come un “reato di tradimento”. “Abbiamo identificato coloro che li sponsorizzano e prenderemo seri provvedimenti contro di loro”, ha detto Musa ai giornalisti, anche in questo caso senza fornire ulteriori dettagli.

Da parte sua, l’ambasciata russa ad Abuja ha dichiarato sui social di “non interferire negli affari interni di Paesi stranieri, compresa la Nigeria” e ha negato il coinvolgimento russo nelle proteste antigovernative. Lo si legge sui social del dipartimento. “L’uso delle bandiere russe è una decisione individuale” dei manifestanti, ha precisato un portavoce dell’ambasciata russa, mentre i social dell’ambasciata ribadiscono: “Rispettiamo il sistema democratico della Nigeria e crediamo che le manifestazioni pacifiche svolte in conformità con le leggi governative siano una manifestazione di democrazia. Tuttavia, se le proteste pacifiche portano a violazioni della pace e della stabilità o ad azioni violente, non le sopporteremo affatto”.

Centinaia di migliaia di nigeriani protestano dal 1° agosto contro le nuove riforme economiche, che hanno comportato la fine parziale dei sussidi alla benzina e all’elettricità, la svalutazione della moneta e un’inflazione che ha raggiunto i massimi degli ultimi trent’anni. Le proteste si sono ora placate dopo una sanguinosa repressione della polizia.

Negli stati settentrionali di Borno, Kaduna, Kano e Katsina, i manifestanti sono stati visti sventolare centinaia di bandiere russe e alcuni chiedevano un colpo di Stato militare.

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