Mauritania: grande muraglia verde, grande delusione

di claudia

di Celine Camoin

Non sono all’altezza delle aspettative i risultati dell’iniziativa della Grande Muraglia Verde (Igmv) lanciata 14 anni fa in Mauritania e in tutti i Paesi sahariani.

Lo scrive il giornale mauritano Quotidien de Nouakchott, che dedica un articolo all’ambizioso progetto volto a combattere la desertificazione, il degrado del territorio e gli effetti dei cambiamenti climatici promuovendo allo stesso tempo lo sviluppo socio-economico delle comunità rurali.

Doveva trasformare le aree aride e semiaride del Sahel. “Nonostante le centinaia di milioni di dollari inghiottiti da questo progetto, i risultati in Mauritania restano largamente insufficienti. L’Agenzia Nazionale per la Grande Muraglia Verde (Angmv) non è riuscita a mantenere le promesse iniziali Gli obiettivi prefissati, come la riforestazione massiccia e la creazione di mezzi di sussistenza sostenibili per le comunità locali, non sono stati raggiunti”, si legge nell’articolo, pubblicato ieri.

Il giornale sostiene che la gestione dell’Angmv è stata segnata da inefficienze amministrative e scarsa pianificazione. Il Manuale delle procedure amministrative, finanziarie e contabili, che avrebbe dovuto garantire una gestione trasparente ed efficiente dei fondi, non è stato sufficiente a prevenire l’appropriazione indebita e l’uso improprio delle risorse. La stessa fonte afferma inoltre che i progetti prioritari e i programmi strutturali regionali non sono stati adeguatamente pianificati o attuati, lasciando le comunità locali in una situazione immutata o addirittura peggiorata.

“L’impegno dei partner internazionali, sebbene essenziale, non ha consentito di superare le sfide interne. La collaborazione con team tecnici e finanziatori stranieri, come quello cinese, non ha prodotto i risultati attesi. Le tecnologie avanzate di gestione del territorio e dell’acqua, nonostante il loro potenziale, non sono state adattate alle realtà locali o non sono state adeguatamente implementate”, si legge ancora.

Sul campo, le comunità rurali continuano a soffrire gli effetti della desertificazione e del cambiamento climatico. I progetti che avrebbero dovuto generare reddito e migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali sono rimasti promesse non mantenute. Le attività economiche e ambientali, come le aziende agricole modello o le tecniche di semina aerea, non hanno avuto l’impatto previsto.

“La fallimentare gestione dell’IGMV in Mauritania non ha solo minato la fiducia delle popolazioni locali, ma ha anche offuscato la credibilità del progetto a livello internazionale. L’incapacità di mobilitare efficacemente le risorse finanziarie e tecniche necessarie ha portato a una situazione in cui le ambizioni iniziali sembrano ormai fuori portata”, afferma il redattore.

L’iniziativa Grande muraglia verde “doveva essere una risposta innovativa e concertata alle sfide ambientali e socioeconomiche del Sahel. In Mauritania, purtroppo, è diventato il simbolo di una gestione inefficace e di una promessa non mantenuta. Affinché questo progetto riacquisti credibilità ed efficacia, è imperativo rivedere a fondo i suoi meccanismi di gestione, rafforzare la trasparenza e garantire che le risorse investite vadano davvero a beneficio delle comunità locali. Senza questi cambiamenti cruciali, la Grande Muraglia Verde rischia di rimanere un sogno incompiuto”.

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