Guterres chiede una riforma del Consiglio di sicurezza dell’Onu

di AFRICA

di Celine Nadler

Il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha chiesto una riforma urgente del Consiglio di sicurezza, criticandone la struttura obsoleta e la mancanza di rappresentanza per l’Africa, che a suo avviso mina la credibilità e la legittimità globale dell’organismo.

“Nel 1945 (data di istituzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu, ndr), la maggior parte degli attuali Paesi africani erano ancora sotto il dominio coloniale e non avevano voce negli affari internazionali”, ha ricordato il segretario generale, rivolgendosi al Consiglio, sottolineando che la sua composizione rifletteva l’equilibrio di potere alla fine della Seconda guerra mondiale e non è riuscita a tenere il passo con un mondo in continua evoluzione. “Non possiamo accettare che il principale organismo mondiale per la pace e la sicurezza non abbia una voce permanente per un continente di oltre un miliardo di persone… né possiamo accettare che le opinioni dell’Africa siano sottovalutate sulle questioni di pace e sicurezza, sia nel continente che nel resto del mondo”, ha insistito.

“Per garantire la piena credibilità e legittimità di questo Consiglio è necessario dare ascolto alle richieste di lunga data dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, di vari gruppi geografici (dal gruppo arabo ai Paesi del Benelux, dei Paesi nordici e della Caricom) e di alcuni membri permanenti di questo Consiglio stesso, per correggere questa ingiustizia”, ​​ha concluso Guterres.

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è composto da 15 membri, tra cui cinque membri permanenti con potere di veto – Cina, Francia, Russia, Regno Unito e Stati Uniti – mentre i restanti 10 seggi non permanenti sono assegnati a livello regionale. L’assegnazione regionale prevede tre seggi per gli Stati africani, due ciascuno per l’Asia-Pacifico, l’America Latina e i Caraibi e l’Europa occidentale e altri Stati, e uno per gli Stati dell’Europa orientale.

La questione dell’equa rappresentanza è all’ordine del giorno da diversi anni. Sono state introdotte alcune modeste riforme, come la recente convocazione automatica di un dibattito in Assemblea ogni volta che viene posto un veto, allo scopo di migliorare la trasparenza e la responsabilità all’interno del Consiglio, tuttavia continuano a giungere richieste di riforme radicali, soprattutto da parte delle regioni sottorappresentate.

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