Uganda: proteste contro la costruzione dell’oleodotto Eacop, 18 arresti

di claudia

La polizia ugandese ha arrestato ieri 18 persone a Kampala che stavano marciando verso il ministero dell’Energia per consegnare una petizione al ministro Ruth Nankabirwa, in cui esprimevano le loro preoccupazioni in merito alla prevista costruzione dell’oleodotto East African Crude Oil (Eacop). Lo ha confermato Luke Owoyesigyire, vice portavoce della polizia metropolitana della capitale ugandese, precisando che gli interessati sono trattenuti presso la stazione di polizia centrale di Kampala con l’accusa di aver tenuto un “raduno illegale”.

Secondo fonti della stampa locale, gli individui arrestati fanno parte di un gruppo di oltre 50 studenti provenienti da vari istituti riuniti sotto l’egida dell’organizzazione Students against Eacop Uganda e di una sezione di Eacop Project Affected Persons (Pap) che si oppongono alla costruzione dell’oleodotto.

“Sappiamo che è lo stesso gruppo che ha marciato verso l’ambasciata cinese, per protestare contro la società cinese responsabile delle trivellazioni petrolifere”, ha aggiunto Owoyesigyire.

Eacop è un oleodotto lungo 1.443 km che sarà costruito da Hoima, in Uganda, fino a Tanga, in Tanzania, per trasportare petrolio greggio, la cui estrazione dovrebbe iniziare l’anno prossimo. La costruzione è stata affidata a quattro partner: Total Energies, China National Oil Company (Cnooc), Uganda National Oil Company e Tanzania Petroleum Development Corporation. In Uganda attraverserà i distretti di Hoima, Kikube, Kakumiro, Kyankwanzi, Mubende, Gomba, Sembabule, Lwengo e Kyotera, 27 sotto-contee, tre comuni e 171 villaggi.

I Pap e gli studenti attivisti sostengono di manifestare per le ingiustizie e i rischi che comporta il progetto, tra cui insufficiente ripristino dei mezzi di sostentamento dei cittadini sfrattati, compensazione inadeguata e impatto ambientale devastante. Tali affermazioni sono state smentite dai funzionari della Eacop Ltd, l’azienda responsabile della costruzione dell’oleodotto. “Ad agosto 2024, un totale di 9.831 su 9.904 (99%) dei Pap in Tanzania e 3.549 su 3.660 (97%) dei Pap in Uganda hanno firmato i loro accordi di compensazione. Tutte le 517 case sostitutive (177 in Uganda e 340 in Tanzania) sono state costruite e consegnate”, ha affermato John B Habumugisha, vicedirettore generale di Eacop Ltd, assicurando che l’azienda “accede alla terra solo dopo che è stato pagato il risarcimento e l’avviso di sgombero è stato emesso e decaduto”.

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