Mauritania, le soluzioni di Sanchez per una migrazione “positiva”

di claudia
pedro sanchez

“La migrazione non è un problema”, ma piuttosto “una necessità che implica alcuni problemi”: lo ha dichiarato il presidente del consiglio dei ministri spagnolo, Pedro Sanchez, ieri al suo arrivo in Mauritania, all’inizio di un tour in questo Paese, Senegal e Gambia, nel pieno di una forte pressione migratoria in Spagna.

Il capo dell’esecutivo spagnolo intende simboleggiare l’importanza che il suo governo attribuisce alle relazioni con il continente africano e alla cooperazione, in un contesto di crisi migratoria, che colpisce soprattutto le isole Canarie e l’enclave di Ceuta.

La Mauritania è diventata un importante punto di partenza per le imbarcazioni dirette all’arcipelago. A Nouakchott, la capitale, Sanchez ha incontrato il presidente Mohamed Ould Ghazouani. Ha affermato che la migrazione è “ricchezza, sviluppo e prosperità” e, dopo aver ricordato che la Spagna è stata in passato un paese di emigranti, ha sottolineato che il fenomeno migratorio è “una questione di principi morali, di solidarietà e di dignità, ma anche di pura razionalità”.

Il contributo dei lavoratori migranti all’economia spagnola, che in questo senso è stato abbondante, è “fondamentale”, come lo è anche il sostegno alla previdenza sociale o al sistema pensionistico pubblico.

Per tutte queste ragioni, il presidente spagnolo ha sottolineato la necessità di promuovere formule che consentano di gestire il fenomeno migratorio in modo “umano, sicuro e ordinato” a beneficio delle società e per combattere le reti malavitose che trafficano in esseri umani. In questa direzione vanno gli accordi siglati in occasione della sua visita in Mauritania.

Il primo è un memorandum per sviluppare la migrazione circolare, in base al quale vengono assunti alla fonte i lavoratori che svolgono stagionalmente lavoro in Spagna e, al termine, ritornano in patria. Erano sette i Paesi con cui la Spagna aveva già stretto accordi di questo tipo fino ad ora, tra cui il Marocco e il Senegal, a cui ora si unisce la Mauritania e questo mercoledì dovrebbe unirsi anche il Gambia.

Inoltre, Spagna e Mauritania hanno firmato una dichiarazione per rafforzare la collaborazione nella sicurezza e nella alla criminalità organizzata, e Sanchez ha annunciato che la Spagna contribuirà con 500.000 euro per la formazione alla difesa nel quadro di una strategia della Nato.

Il capo dell’esecutivo ha colto l’occasione per ringraziare il presidente mauritano per gli sforzi che il suo Paese sta compiendo per combattere l’immigrazione irregolare, e Ghazouani ha ringraziato a sua volta la Spagna per la collaborazione.

Sanchez ha sottolineato il “momento eccellente” che stanno attraversando le relazioni bilaterali e che sarà rafforzato con la celebrazione del primo Incontro di Alto Livello (Ran) bilaterale, che avrà luogo in Mauritania. La Spagna organizza questo tipo di vertici bilaterali solo con pochi paesi, tra cui Marocco e Algeria. Allo stesso modo, ha anche annunciato che a partire dall’autunno l’Istituto Cervantes proporrà delle attività in Mauritania come “il primo passo verso il suo insediamento” nel Paese.

In materia economica, entrambi i Paesi hanno concordato di lanciare il Comitato economico bilaterale Spagna-Mauritania. Come ha ricordato Sánchez, sono 3.000 le imprese spagnole che commerciano con questo paese africano, 300 delle quali originarie delle Isole Canarie.

Questa è la sua seconda visita nello Stato africano in poco più di sei mesi. A febbraio aveva viaggiato con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Nell’ultimo incontro, entrambi hanno annunciato un aiuto di 500 milioni per gestire la migrazione.

Fonti governative riconoscono che si prevede un autunno caldo in termini di migrazione. Nella prima metà dell’anno, gli arrivi di migranti in Spagna sono aumentati del 66%, anche se il numero di arrivi alle Isole Canarie – molti dei quali partono dalla Mauritania – è cresciuto molto di più, del 126%.

La Mauritania è direttamente interessata dalla situazione nel Sahel poiché ospita nel attualmente circa 200.000 rifugiati dal Mali. Questo Paese è diventato per la prima volta nel 2024 il principale punto di origine dell’emigrazione africana irregolare verso la Spagna.

La visita è coincisa con il fatto che, a partire dal 28 agosto, la Spagna richiederà un visto di transito aeroportuale ai cittadini mauritani che fanno scalo negli aeroporti spagnoli.

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