Niger, primo interrogatorio del deposto presidente Bazoum

di claudia
Mohamed Bazoum

Il deposto presidente del Niger, Mohamed Bazoum, è stato interrogato da tre membri della gendarmeria nazionale, un comandante, un capitano e un aiutante, nell’ambito delle indagini preliminari chieste dalle attuali autorità golpiste che lo vogliono processare per alto tradimento e sostegno al terrorismo.

Secondo Rfi, un primo tentativo dei gendarmi, venuti da soli il giorno prima per interrogarlo, era fallito. Mohamed Bazoum ha chiesto la presenza della sua difesa. Secondo fonti vicine alla sua famiglia, l’udienza è durata quasi cinque ore, questa volta, alla presenza del suo avvocato, Moussa Coulibaly. Bazoum si è difeso bene di fronte alle numerose domande degli investigatori, aggiunge un’altra fonte. Su X, diversi utenti, evidenti sostenitori del presidente destituito, sostengono che dall’interrogatorio si evince che il fascicolo contro Bazoum è “totalmente vuoto”.

La Corte di Stato, una giurisdizione creata dal nuovo regime guidato dal generale Abdourahamane Tiani, ha revocato l’immunità dell’ex presidente il 24 giugno scorso, per aprire la via a un suo processo.

Dal golpe del 26 luglio 2023, a poco più di due anni dall’investitura del presidente Bazoum, quest’ultimo è de facto agli arresti domiciliari presso la residenza presidenziale e ha sempre rifiutato di rassegnare le dimissioni.

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