Burkina Faso, la Brigata russa degli Orsi richiamata in Ucraina

di claudia
mercenari

Gli Orsi hanno lasciato il Burkina Faso e sono rientrati in Russia. Due giorni fa sul canale Telegram ufficiale della brigata Bears, l’81esima brigata russa di volontari Specnaz è stato annunciato che “in connessione con gli eventi recenti, la brigata è stata richiamata in Crimea”. Il ritiro è iniziato il 27 agosto.

La brigata degli Orsi era arrivata a metà giugno in Burkina Faso con circa 300 uomini, dove si sono occupati di formazione delle forze locali e della sicurezza personale di alcuni importanti leader militari e politici, come del presidente della giunta militare Ibrahim Traoré, ma anche dello stesso ambasciatore russo in Burkina Faso. Il ritiro annunciato su Telegram non sarebbe completo e riguarderebbe circa un centinaio di Orsi. Sul quotidiano francese Le Monde, il comandante della brigata Viktor Yermaloev, soprannominato Jedi, ha spiegato di dover difendere il suo Paese dall’Ucraina e assicura che la sua brigata “tornerà in Africa non appena avrà terminato il suo lavoro” in Russia. Secondo diverse fonti infatti la Brigata sarebbe stata richiamata in Russia per essere resa operativa sul fronte ucraino: è infatti nella Crimea occupata, precisamente a Perevalne, che si trova il campo base della brigata degli Orsi.

Tra il 15 e il 18 giugno 2024 un aereo di Abakan Air, un Il-76 per trasporto militare, ha effettuato 11 voli tra Bamako, in Mali, Gao, nel nord del Mali, e Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. A bordo c’erano gli Orsi, l’81esima brigata russa di volontari Specnaz, denominata Bears, trasferiti in Burkina Faso come parte del contingente russo Africa Corps. Spesso identificati come una compagnia militare privata, parte dell’azienda di sicurezza Redut, in realtà sono una struttura semi-formale del ministero della Difesa russo, controllata completamente dal Gru, i servizi segreti delle Forze armate russe. La Redut, a sua volta, è un’organizzazione ombrello comprendente circa 20 compagnie private più piccole, tutte sotto il controllo della Difesa di Mosca.

Già in passato, i Bears sono stati utilizzati, nel 2014 e nel 2023, per armare i mercenari del gruppo Wagner e garantire loro la logistica. La semi-formalità dei Bears infatti concede loro una certa autonomia di movimento, sfruttata per avere vantaggi in termini di reclutamento, flessibilità e capacità di attingere risorse da fonti esterne allo stesso ministero della Difesa russo. Questa brigata è stata già protagonista nell’assedio di Bakhmut, in Ucraina, oltre che del reclutamento di volontari mandati a combattere sul fronte ucraino. In Africa, la brigata è stata utilizzata di recente dopo il massacro dei paramilitari Wagner nel nord del Mali, avvenuto al confine con l’Algeria alla fine di luglio e nel quale decine di paramilitari russi hanno perso la vita per mano dei gruppi separatisti Tuareg operativi nella zona: la brigata degli Orsi è stata inviata da Ouagadougou a dare manforte agli ex-colleghi mercenari in territorio maliano.

In Burkina Faso i Bears, che dal punto di vista del brand sono decisamente più accettabili a livello internazionale, si sono anche occupati di reclutare nuovi mercenari, offrendo stipendi che vanno dai 2500 ai 4000 dollari al mese e attrezzature complete.

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