Brutale femminicidio, morta la fondista ugandese Rebecca Cheptegei

di claudia

L’atleta ugandese Rebecca Cheptegei, 33 anni, che ha recentemente gareggiato nella gara dei 10.000 metri alle Olimpiadi di Parigi, non ce l’ha fatta: è morta in ospedale questa mattina all’alba, cinque giorni dopo che il suo compagno ha appiccato il fuoco contro di lei nella sua casa situata contea occidentale di Trans Nzoia, in Kenya.

La morte è stata confermata alla stampa da Owen Menach, direttore dei servizi clinici presso il Moi teaching and referral hospital (Mtrh) di Eldoret. Nella ricostruzione della vicenda, Jeremiah Ole Kosiom, comandante della polizia della contea di Trans Nzoia, ha detto ai giornalisti che l’atleta è stata cosparsa di benzina e data alle fiamme domenica scorsa, durante una lite con il suo compagno Dickson Ndiema Marangach, che pure ha riportato ustioni ed è ricoverato anch’egli al Mtrh.

Cheptegei ha riportato ustioni all’80% ed è stata trasportata d’urgenza al Mtrh di Eldoret, dove è stata ricoverata in terapia intensiva per quattro giorni, prima di morire.

Non è il primo caso di violenza efferata subito da un’atleta: Agnes Tirop, una maratoneta keniota, è stata accoltellata dal marito nella sua casa a Iten nell’ottobre 2021 ed è morta. Damaris Muthee Mutua, un’altra maratoneta keniota, fu invece trovata morta nella sua casa a Iten nell’aprile 2022. Il suo fidanzato, un cittadino etiope sospettato del suo omicidio, è stato poi trovato morto in Etiopia.

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