Sia le forze armate sudanesi, sia le forze di supporto rapido (Rsf) hanno commesso abusi che potrebbero costituire crimini di guerra. La comunità internazionale deve quindi inviare forze di peacekeeping e ampliare l’embargo sulle armi per proteggere i civili. Lo ha dichiarato, secondo quanto riportano le agenzie di stampa internazionale, una missione delle Nazioni Unite in un rapporto di 19 pagine, basato su 182 interviste con sopravvissuti, parenti e testimoni.
“La gravità di queste conclusioni sottolinea l’urgenza e l’immediatezza delle azioni per proteggere i civili”, ha commentato il presidente della missione di accertamento dei fatti delle Nazioni Unite, Mohamed Chande Othman, che ha chiesto che venga dispiegata senza indugio una forza indipendente e imparziale.
Entrambe le parti hanno respinto le accuse degli Stati Uniti e dei gruppi per i diritti umani, e si sono accusate a vicenda di aver compiuto abusi. Nessuna delle due ha però rilasciato una dichiarazione in risposta al rapporto.
La guerra iniziata a Khartoum nell’aprile 2023 si è estesa a 14 dei 18 Stati del Paese. Gli abusi denunciati potrebbero costituire crimini di guerra o crimini contro l’umanità, ha affermato la missione.