Sudafrica, rimpatriati i resti di 42 attivisti anti-apartheid

di claudia
apartheid museum

I resti di 42 attivisti anti-apartheid, morti in esilio in Zambia e Zimbabwe più di 30 anni fa, sono stati restituiti al Sudafrica ieri. Lo riporta la stampa sudafricana. “Ci sono piani per rimpatriare anche da altre parti del continente”, ha detto il ministro della Difesa sudafricano, Angie Motshekga, durante una cerimonia in una base militare vicino a Pretoria per accogliere le spoglie. I resti erano stati consegnati alle autorità sudafricane ad Harare e Lusaka.

Il governo di Pretoria ha dichiarato di voler rimpatriare le spoglie di tutti coloro che hanno combattuto contro l’apartheid dall’estero, per onorare il loro ruolo nella lotta che ha portato alla fine della segregazione nel 1994. L’esilio dei combattenti anti-apartheid sudafricani fu accelerato dalla messa al bando, nel 1960, di partiti tra cui l’Anc e il Pan Africanist Congress (PAC), da parte del governo dell’apartheid. Oltre mille attivisti anti-apartheid sono morti in esilio in Paesi africani, ad esempio in Angola e Tanzania, ma anche a Cuba e in Europa, ha dichiarato all’emittente eNca, Obed Bapela, responsabile delle relazioni internazionali dell’African National Congress (Anc). Questa settimana, il governo sudafricano ha affermato che i rimpatri da Zimbabwe e Zambia hanno rappresentato l’avvio di un processo volto ad accelerare il ritorno dei combattenti per la liberazione attraverso un “modello da Paese a Paese”. In passato i rimpatri avvenivano su base individuale, solitamente su richiesta delle famiglie, ha affermato.

Tra le spoglie restituite ieri dallo Zimbabwe c’era anche quella del leader del Pac, John Nyathi Pokela, a cui erano stati tributati funerali di Stato in quel Paese dopo la sua morte ad Harare nel 1985. Pokela fu tra i leader dell’Anc che si staccarono nel 1959 per creare il Pac. Trascorse 13 anni in prigione a Robben Island, la prigione al largo di Città del Capo che deteneva leader anti-apartheid tra cui Nelson Mandela, e andò in esilio dopo il suo rilascio. 

Foto di apertura: una foto delll’Apartheid Museum di Johannesburg,

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