Benin, i primi dettagli sul tentativo di colpo di Stato

di claudia

La banca ivoriana Nsia Banque ha svelato che il comandante della Guardia repubblicana del Benin, Djimon Dieudonné Tévoédjrè, arrestato lunedì perché accusato di aver pianificato un “colpo di Stato”, deteneva un contratto di assicurazione del valore di 94.000 dollari. Lo ha dichiarato la banca in una nota stampa, in cui tuttavia spiega che “non esiste alcun conto aperto a nome o per conto del comandante della Guardia repubblicana del Benin nei libri contabili della Nsia Banque CI” che, piuttosto, è titolare “dal 9 luglio 2024 di un contratto assicurativo Nsia prestige”, stipulato con Nsia Vie Assurances in Costa d’Avorio. Ad oggi, i pagamenti ricevuti per questo contratto ammontano a 55 milioni di franchi Cfa (94.000 dollari). La banca ha deciso di inviare ai tribunali beninesi tutti i documenti giustificativi relativi a questo contratto assicurativo.

È solo il primo atto di quello che sembra essere a tutti gli effetti un tentativo di colpo di Stato, la ragione alla base dell’arresto dell’imprenditore Olivier Boko, vicinissimo al presidente Patrice Talon, dell’ex-ministro dello sport Oswald Homeky e del comandante della Guardia repubblicana Djimon Dieudonne Trvoedjire, arrestati nella notte tra lunedì e martedì. Arresti che, per la caratura dei protagonisti, sono sulla bocca di tutti in Benin da giorni.

Mercoledì sera, Elonm Mario Metonou, procuratore della Corte per la repressione dei reati economici e del terrorismo in Benin (Criet), ha convocato una conferenza stampa nella città di Porto-Novo, durante la quale ha annunciato ai giornalisti che le forze di sicurezza del Benin hanno sventato il tentativo di colpo di Stato. Metonou ha spiegato che il primo atto concreto del tentativo sarebbe avvenuto il 6 agosto, quando il comandante della Guardia repubblicana ha aperto un conto in una banca della Costa d’Avorio a suo nome, in cui sono stati ritrovati 105 milioni di franchi Cfa (circa 178.000 dollari): “Per superare la resistenza del comandante della Guardia repubblicana, hanno promesso e gli hanno consegnato il 24 settembre 2024, in contanti, più di 1,5 miliardi di franchi Cfa” ovvero circa 2,5 milioni di dollari, ha denunciato Metonou, aggiungendo che Homeky e Tevoedjre sono stati arrestati mentre effettuavano la transazione in denaro e Olivier Boko è stato arrestato poco dopo.

Tuttavia, i dettagli non sono stati resi noti: il procuratore Metonou ha spiegato che le indagini sono ancora in corso e ancora sono da identificare tutti i soggetti coinvolti nel colpo di Stato.

Il tentativo di colpo di Stato è meno di due anni dalla scadenza del secondo mandato presidenziale del presidente Patrice Talon che, nel 2026, dovrà cedere il potere a un nuovo presidente. Il movimento Objectif 2026, che sostiene la possibile candidatura di Olivier Boko alle elezioni presidenziali del 2026, ha condannato in una dichiarazione ufficiale il “grave attacco ai diritti fondamentali e ai principi dello stato di diritto” definendolo un “attacco politico”. 

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