Kenya, nuovo arresto per l’attivista Boniface Mwangi

di claudia

Nuovo arresto per l’attivista politico e per i diritti umani, e fotografo, keniano Boniface Mwangi, che ieri è stato arrestato dalla polizia di Nairobi e ancora da questa mattina si trova in custodia. Mwangi è stato portato via da casa sua ieri da sei individui in borghese e con i volti mascherati, accusato di incitamento alla violenza perché aveva invitato i suoi follower su X a partecipare ad una manifestazione antigovernativa che si è tenuta ieri a Nairobi. Mwangi non è riuscito a parteciparvi.

L’obiettivo della manifestazione era bloccare la maratona di Nairobi, Standard Chartered il nome ufficiale, ragion per cui per incitare alla protesta era stato usato l’ashtag #OccupyStanChart, oltre all’ormai noto #RutoMustGo: “Mantenete la calma, la pace e divertitevi”, si legge in uno dei tweet di Mwangi rimasti online.

Resila Onyango, portavoce della polizia, ha confermato l’arresto dell’attivista ai media locali, una dichiarazione che ieri ha suscitato un’ondata di indignazione online. Non è la prima volta che Mwangi è vittima della repressione della polizia: è arrestato più volte durante la campagna elettorale e anche durante le proteste della GenZ dell’estate scorsa, di cui è considerato ampiamente uno dei leader. Nato nel 1983, Mwangi è un fotoreporter e attivista, noto per gli scatti delle violenze post-elettorali avvenute in Kenya nel 2007 e nel 2008, per le quali l’attuale presidente William Ruto fu imputato alla Corte Penale Internazionale (accuse poi abbandonate nel 2016), tra i 100 africani più influenti nel 2020 per New African. Dopo il giornalismo, Mwangi ha iniziato ad occuparsi di diritti umani e lotta all’impunità e, dal 2013, denuncia la corruzione nella politica e incita i giovani all’interesse e all’attivismo politico: il suo ultimo appello a protestare è stato visto come un tentativo di mantenere alta la pressione sul presidente Ruto.

La moglie dell’attivista, Njeri Mwangi, ha detto alla Bbc che Boniface è stato arrestato all’alba di domenica nella sua casa nella contea di Machakos, circa 40 km da Nairobi: prima di essere portato via è stato malmenato ma le persone che l’hanno arrestato “gli hanno permesso di vestirti elegante e poi l’hanno portato via”. Ore dopo, la polizia ha confermato l’arresto: sia gli avvocati la moglie di Mwangi hanno detto che è accusato di incitamento alla violenza, accuse da lui negate.

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