In rete se ne parla ormai in modo virale. “Il P. Diddy di Malabo”, o ancora “Diddy Bello”, è così che social hanno soprannominato Baltasar Ebang Engonga, detto Bello, funzionario governativo, principale protagonista di oltre 400 video a carattere sessuale in cui si riprende con donne, molte delle quali conosciute, sposate, o famigliari di noti membri dell’establishment. Molti di questi sextape sono stati girati nelle stanze di un dipartimento ministeriale.
Non è chiaro chi abbia fatto uscire i contenuti, ma vige ora un clima di timore e di sospetto quanto all’esistenza e la diffusione di immagini compromettenti.
Per ora la procura ha aperto un fascicolo per sospetto reato contro la salute pubblica, chiedendo che siano effettuati esami clinici su Baltasar Ebang Engonga. Si teme una possibile trasmissione deliberata di malattie. L’esecutivo minaccia anche di sospendere chiunque funzionario appaia nei video erotici girati all’interno di uffici pubblici.
L’uomo al centro dello scandalo era, finora, direttore generale dell’Agenzia nazionale per le investigazioni finanziarie (Anif), ed è anche indagato per sospetti di corruzione. “Bello” non sarebbe infatti l’unico dipendente pubblico che appare nei sextape.