Mozambico, proteste violente contro i risultati elettorali

di claudia

Cresce la tensione in Mozambico dopo le elezioni generali del 9 ottobre, in cui il partito Frelimo, al potere da 49 anni, è stato dichiarato vincitore tra accuse di frodi elettorali. La polizia ha sparato ieri gas lacrimogeni contro migliaia di manifestanti nella capitale Maputo, provocando violenti scontri durante le proteste organizzate dall’opposizione.

Venancio Mondlane, candidato indipendente molto popolare tra i giovani, ha denunciato brogli nel voto, definendo la situazione un “momento cruciale” per il paese. Mondlane, che ha chiesto una settimana di manifestazioni culminate il 7 novembre, ha affermato che il Mozambico si trova “sull’orlo di una transizione storica”.

Le autorità hanno risposto schierando un massiccio contingente di polizia nella capitale, dove le attività commerciali sono rimaste chiuse e l’accesso a internet è stato limitato, secondo quanto riportato da Human Rights Watch.

L’Associazione degli avvocati del Mozambico ha lanciato l’allarme sul rischio di un “bagno di sangue” in caso di ulteriori escalation.

Anche il Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Turk, ha invitato le forze di sicurezza a evitare l’uso eccessivo della forza contro i manifestanti, ricordando al governo di rispettare gli obblighi internazionali in materia di diritti umani. Tuttavia, la situazione resta critica, con il rischio di nuove violenze nei prossimi giorni.

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