Senegal, violenze elettorali e tensione politica

di claudia
ousmane sonko

È decisamente salita di tono la tensione politica in Senegal caratterizzate da nuove violenze, seguite da un appello del primo ministro Ousmane Sonko (nella foto) ai suoi simpatizzanti a vendicarsi, prima di fare marcia indietro in serata e di cambiare l’appello in un invito a non rispondere alle provocazioni.

Ousmane Sonko, capolista del partito Pastef alle elezioni legislative e capo del governo da aprile, ha denunciato nella notte tra lunedì e martedì sul suo account Facebook attacchi subiti dai suoi attivisti  a Dakar, Saint-Louis (nord) e a Koungueul (centro). Secondo lui i responsabili sono i sostenitori del sindaco di Dakar Barthelemy Dias, che guida una coalizione in competizione nelle elezioni legislative di domenica, ed è stato condannato per l’omicidio di una persona nel 2011 in un contesto di violenza politica.

Dopo questi episodi, Sonko ha in un primo momento chiamato i suoi sostenitori a rispondere con la vendetta. “Eserciteremo il nostro legittimo diritto di risposta”, ha dichiarato in un primo momento, spingendo Dias a rispondere che “lo aspetterà come si deve”. Dias ha annunciato che contatterà il Dipartimento di Stato per una denuncia. “Non puoi essere un Primo Ministro e ti permetti di minacciare lo Stato”, ha detto.

Barthélémy Dias
Barthelemy Dias

Ieri in serata, Sonko è tornato sui propri passi: “Vi chiedo di tornare in campagna elettorale, tutto quello che ho detto, vi chiedo di disattivarlo. Non provocate nessuno, non insultate nessuno e non picchiate nessuno. Lo Stato farà il lavoro sugli arrestati, ma vi chiedo di rimanere vigili”, ha detto si suoi sostenitori. Ora però che le anime sono surriscaldate, non si può prevedere cosa accadrà, a tre giorni dalle fine della campagna elettorale.

Barthelemy Dias intende chiudere la campagna per la sua coalizione, Sam Sa Kaddu, proprio nella capitale Dakar. I senegalesi sono chiamati a eleggere una nuova Assemblea dopo lo scioglimento pronunciato, a settembre, dal nuovo presidente Bassirou Diomaye Faye, del Parlamento risultante dalle elezioni del 2022 e ancora dominato dal campo dell’ex presidente Macky Sall. Il Pastef punta a una maggioranza che permetta a Diomaye Faye, vincitore delle elezioni presidenziali di marzo, e Ousmane Sonko di attuare le loro promesse di rottura e trasformazione dello Stato. 

Condividi

Altre letture correlate: