Gli elettori gabonesi hanno approvato una nuova Costituzione con una schiacciante maggioranza del 91,8%, ha dichiarato il ministro dell’Interno, dopo un referendum che la giunta al potere ha presentato come un passo verso un governo democratico.
Parlando alla televisione di Stato, il ministro Hermann Immongault ha affermato che l’affluenza alle urne è stata stimata al 53,5%.
Il generale Brice Oligui Nguema, presidente ad interim, ha descritto il voto di sabato come un segno dell’impegno del governo verso una transizione democratica, provvisoriamente prevista per l’estate del 2025.
Gli ufficiali militari hanno preso il potere con un colpo di Stato nell’agosto dell’anno scorso. La popolazione gabonese ha accolto in gran parte con favore la destituzione del presidente Ali Bongo, la cui famiglia aveva mal gestito le ricchezze petrolifere del Paese dell’Africa centrale, portando l’economia a stagnare e un terzo della popolazione a vivere in povertà.
La nuova Costituzione proposta introduce un limite di due mandati per la presidenza, ognuno della durata di sette anni. Abolisce la carica di primo ministro e riconosce il francese come lingua ufficiale di lavoro del Gabon.
Il testo, tuttavia, non esclude Nguema dalla possibilità di candidarsi alla presidenza, sollevando preoccupazioni tra alcuni commentatori riguardo alle ambizioni della giunta.