Costa d’Avorio, lo storico tamburo parlante torna a casa

di claudia
Djidji Ayôkwé

Il tamburo parlante, conosciuto con il nome di Djidji Ayôkwé, tornerà finalmente in Costa d’Avorio dopo oltre tre anni di attese e trattative. Radio France Internationale (Rfi) riferisce che l’annuncio ufficiale sarà dato oggi, a Parigi, durante una cerimonia in cui i ministri della Cultura francese, Rachida Dati, e ivoriana, Françoise Remarck, firmeranno una convenzione di deposito. Questo atto segna la conclusione di un lungo processo, che ha coinvolto sia le autorità ivoriane che francesi.

Secondo fonti ufficiali citate da Rfi, il Djidji Ayôkwé sarà prima prestato alla Costa d’Avorio, in attesa del voto di una legge specifica che ne sancirà la restituzione definitiva nei prossimi mesi. La proposta di legge è stata recentemente presentata al Senato francese, dopo un incontro a settembre ad Abidjan tra senatori francesi e autorità ivoriane, le quali avevano sollecitato il rapido completamento di questa procedura. Il ritorno del tamburo, simbolo di una comunità tchaman saccheggiata nel 1916 dai colonizzatori francesi, era stato ostacolato dai ripetuti rinvii del voto di una legge-quadro sulle restituzioni dei beni culturali.

Il tamburo, che misura 3,31 metri di lunghezza e pesa 430 chili, è considerato una delle principali opere d’arte della tradizione ivoriana e un simbolo della lotta per la restituzione del patrimonio culturale africano. Le difficoltà burocratiche e politiche avevano rallentato il processo, nonostante l’annuncio del presidente Emmanuel Macron di restituirlo più di tre anni fa.

A seguito delle pressioni politiche da parte delle autorità ivoriane, i senatori francesi avevano formulato proposte concrete al ministero della Cultura, il quale ha dato il via a una rapida azione per finalizzare il processo. Secondo alcune fonti, ci sarebbero state forti pressioni sull’Eliseo per accelerare la restituzione del tamburo parlante.

Il Djidji Ayôkwé non farà ritorno immediato in Costa d’Avorio, ma si prevede che arrivi a primavera 2025, dove sarà esposto al Museo delle Civiltà di Abidjan. Il tamburo rappresenta un pezzo fondamentale della storia della Costa d’Avorio e della lotta per la restituzione dei beni culturali africani sottratti durante il periodo coloniale.

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