La crisi politica in Mozambico, scaturita dalle controverse elezioni presidenziali di ottobre, sarà esaminata dai rappresentanti dell Comunità di Sviluppo dell’Africa Australe (Sadc) che si riuniranno mercoledì in Zimbabwe. Anche se molti osservatori politici hanno sottolineato la debolezza del blocco regionale, definendolo incapace di imporre soluzioni concrete per risolvere le crescenti tensioni nel Paese. Ruben Mbofana, analista politico, ha dichiarato al sito News Day: “Sadc è noto per il suo approccio limitato. Può solo raccomandare, non imporre”.
I co-convocatori della piattaforma Concerned Citizens, Ibbo Mandaza e Tony Reeler, hanno chiesto un’azione più incisiva, invitando la Sadc a non replicare la gestione delle elezioni del 2023 in Zimbabwe. Hanno evidenziato la necessità di riforme istituzionali piuttosto che semplici appelli alla stabilità.
Nuove prove diffuse dagli analisti del Team Pachedu rivelano che cittadini dello Zimbabwe avrebbero votato illegalmente durante le elezioni mozambicane, violando le leggi locali. Tra i casi segnalati, nomi come Rejoice Mutambara e Omega Mutiro, registrati come elettori in Zimbabwe, risultano aver votato anche in Mozambico. Gli analisti hanno definito queste pratiche indicazioni di manipolazioni elettorali orchestrate, aumentando i sospetti di irregolarità nella vittoria di Daniel Chapo del Frelimo che, ufficialmente, ha ottenuto più del 70% dei voti.
La situazione rimane incerta, con il Consiglio Costituzionale del Mozambico che deve ancora pronunciarsi definitivamente sui risultati elettorali. Intanto, la leadership regionale e internazionale è chiamata a trovare soluzioni sostenibili per prevenire ulteriori escalation. La crisi in Mozambico rappresenta una sfida significativa per la Sadc, ponendo interrogativi sulla sua capacità di garantire trasparenza e democrazia nella regione.